Via Lazzaretto (Foto anni 40)
Questa fotografia riprende la via Lazzaretto dal limite dell’incrocio con via Roma sulla destra in cui compaiono residenti della stessa, a quanto sembra pronti per farsi immortalare in occasione della ripresa.
La via Lazzaretto ha inizio dal bivio con la strada per Villastanza dalla piazza Quaranta o Vittorio Emanuele II, ovvero piazza Pasquè e ha mantenuto da sempre il suo percorso viario che conduce alla chiesa del Lazzaretto.
Durante il suo percorso nel senso di marcia verso il Lazzaretto appunto si diparte dalla stessa la via Roma sulla sinistra, la via dei Boschi sulla destra, che portava appunto alla zona boschiva oltre la ferrovia, successivamente si incontra l’antico mulino del Lazzaretto. La strada infine prosegue il tragitto verso la frazione Cantone e Pogliano lasciando sulla sinistra la chiesa del Lazzaretto.
La denominazione di Via Pasquè fino alla fine del 1800, da censimento parrocchiale (Stati d’anime) del 1897, viene successivamente cambiata in contrada al Lazzaretto, quindi via Lazzaretto.
Nella foto si nota la presenza comunque di marciapiedi segno di una certa importanza della via, anche se il fondo stradale in quel periodo risulta ancora di ciottolato per garantire un tranquillo passaggio di animali e carriaggi.
Lungo la via Lazzaretto si affacciano fabbricati contigui con portoni di accesso a cortili di abitazioni di contadini, con stalle, cascine con pozzo, aie e anche orti e pollai, ancora numerosi all’epoca della foto negli anni 40. Tali cortili, successivamente sono stati oggetto di trasformazione in cortili con abitazioni ma che hanno ospitato, durante lo sviluppo industriale dopo la seconda guerra, anche piccole realtà produttive artigianali come la FATEMM o l’officina Amboldi. Anche sul fronte strada sono state ricavate diverse botteghe commerciali.
L’antica trattoria dell’Olona, di via Lazzaretto, gestita da piemontesi, è stata poi sostituita dal più moderno bar Filop del Neucari. Nella foto si nota la presenza di sedie all’esterno della osteria sul marciapiede abbastanza largo da permettere agli avventori una sosta per una degustazione di un bicchiere di vino piemontese.
Lungo il tragitto della via Lazzaretto, probabilmente in prossimità dell’angolo con la via S. Giorgio si ha memoria di una antica cappellina dedicata appunto al santo fatta costruire a quanto pare dalla comunità del posto forse nel XVII secolo ma di cui si sono perse le tracce.
Una particolare sagra detta del Lazzaretto, in onore della omonima chiesetta e in memoria dei morti nella peste del 1630, in quel luogo sepolti, si svolge ogni anno nel mese di settembre. In questa occasione è tradizionale il coinvolgimento della comunità locale di tale via, nonché della località omonima, nelle varie attività organizzate in tale festa.
Testo curato dal Gruppo “Pro Memoria Nerviano”